4 - Fernand Léger and Niki de Saint Phalle Nana power

“For me, my sculptures, represent the amplified world of women, women’s delusions of grandeur, women in today’s world, women in power.”
Niki de Saint Phalle (1967)

The "Nanas" that made Niki de Saint Phalle so well-known from 1965 share an obvious family resemblance with Fernand Léger's figures. Their round shapes, bright colours and similar black circles echo their joie de vivre and shared excess. These plump, blossoming figures have attitude and stature. They are impertinent, daring and mischievous. 
Defying male dominance, "Nanas" are empowered to act, create, soothe and transform. Multicoloured, they embody a solar feminism. Their power and force interact with the character of Léger's active, humorous and lively women. Dancers, acrobats, cyclists, they assert their emancipation and body fullness, sometimes defying the laws of gravity. Art, leisure and sport appeared to be areas of freedom, expression and fulfilment, where curves and bright colours deployed to combat moroseness, conventionality and seriousness, against "bourgeois taste, shaded grey, mournful, discoloured" (Léger, 1921). These anonymous female figures, free from society's diktats, tend towards a form of universality.
 

"Per me le mie sculture rappresentano il mondo delle donne amplificato, le manie di grandezza delle donne, le donne nel mondo di oggi, le donne al potere."
Niki de Saint Phalle, (1967)

Le "Nanas" che hanno fatto conoscere Niki de Saint Phalle a partire dal 1965 hanno un'evidente somiglianza familiare con le figure di Fernand Léger. Le loro forme rotonde, i colori vivaci e gli simili cerchi neri fanno eco alla loro gioia di vivere e agli eccessi condivisi. Queste figure paffute e radiose hanno un atteggiamento e una statura. Sono impertinenti, audaci e maliziose. 
Sfidando il dominio maschile, le "Nanas" hanno il potere di agire, creare, calmare e trasformare. Multicolore, incarnano un femminismo solare. Il loro potere e la loro forza interagiscono con il carattere delle donne attive, spiritose e vivaci di Léger. Ballerine, acrobate, cicliste, affermano la loro emancipazione e pienezza corporea, sfidando talvolta le leggi della gravità. Arte, tempo libero e sport appaiono come spazi di libertà, espressione e realizzazione, dove le curve e i colori vivaci si schierano contro la morosità, la convenzionalità e la serietà, contro "il gusto borghese, grigio sfumato, addolorato, scolorito" (Léger, 1921). Queste figure femminili anonime, libere dai diktat della società, tendono a una forma di universalità.